Diviso
in brevi capitoletti dai titoli eloquenti, questo prezioso libro
tratta in forma narrativa degli ‘effetti indesiderati’ che
l’insegnamento produce nella vita di chi la scuola la vive da
dietro la cattedra e assiste impotente allo svilimento progressivo
del nostro Bene Rifugio più importante.
Alla ricerca di un’esistenza fuori dal
copione, una prof con la ‘testa sulle spalle’ lascia il cielo di
Lombardia, “così bello quando è bello” (ma quando è bello?),
per trasferire il suo privatissimo Genius in un altrove fatto di 50
metri di casa popolare, un’amaca sotto una pergola, un piccolo
prato su cui camminare a piedi nudi e due rose da coltivare; il tutto
in prossimità di un lago vulcanico.
‘Un
piccolo sogno non esaudito è arsenico puro in tutte le pieghe
dell’universo’- sentenzia -; l’antidoto? Latte e miele versato
sull’altare di Artemide. Così la docente, convinta com’è che a
50 anni si debbano fare i conti con la vita e con la morte, mentre
quella strega di Atropo prende le misure del suo filo… decreta sia
giunto il momento di una ‘reincarnazione accidentale di percorso’
e di evaporare in un altro dove…
Con
gli occhi disincantati di chi nella scuola ha assistito e vissuto di
tutto, la nostra ricercatrice-di-un-senso racconta con estrema
lucidità, ma anche con disinvolta ironia, il gioco perverso che
stritola senza scampo i docenti, quando essi non siano in grado di
uscire dai suoi ingranaggi avviluppanti, che ammorbano anima e corpo.
Skazzati o depressi…a ciascuno la scelta! A colloquiare e a
raccogliere le confessioni-confidenze dell’io narrante è
nientemeno che il grande Socrate, il Maestro per eccellenza, il
vecchio Sileno, chiamato in causa con un gustoso dialogo fatto di
botta e risposta. La materia è pesante, ma lo scandaglio affonda: ed
ecco emergere generazioni di giovani tra pareti scrostate, muri
ammuffiti e servizi mal funzionanti, giovani sempre meno attrezzati
per diventare adulti e sostituire i vecchi; colleghi dagli sguardi
muti o imploranti, che salutano ‘se stessi’ prima di entrare in
rotta di collisione con orde di alunni petulanti. Come in un girone
dantesco scorre e si perpetua, inesorabilmente, una vita scolastica priva di slanci e bellezza.
D’altronde come potrebbe essere altrimenti? Manipolata a dovere da sofisticati meccanismi economici, politici e culturali, la massa interpreta genialmente un copione, che neanche Euripide ci sarebbe mai arrivato,…cucitole addosso in modo esemplare. Risultato: chi interpreta, ignora di farlo e sguazza nella sua parte, convinto, perché così gli viene fatto credere, di esserne fuori, di agire autonomamente, di poter scegliere e decidere della e sulla propria esistenza. C’è di che discutere ovviamente…
D’altronde come potrebbe essere altrimenti? Manipolata a dovere da sofisticati meccanismi economici, politici e culturali, la massa interpreta genialmente un copione, che neanche Euripide ci sarebbe mai arrivato,…cucitole addosso in modo esemplare. Risultato: chi interpreta, ignora di farlo e sguazza nella sua parte, convinto, perché così gli viene fatto credere, di esserne fuori, di agire autonomamente, di poter scegliere e decidere della e sulla propria esistenza. C’è di che discutere ovviamente…
Resta
lo sguardo attento e distante dell’insegnante, capace di
sopravvivere nella scuola di (questa) massa, tenendosi ben aggrappata
alla bellezza di Rilke, degli asfodeli e di pini secolari. Salvifico
in tempi di Dad!
Paola Murru
Liceo Motzo, Quartu S'Elena
LO ZEN E L'ARTE DI SOPRAVVIVERE NELLA SCUOLA DI (QUESTA) MASSA
ovvero tutto quello che avreste voluto sapere sui
docenti skazzati ma che nessuno ha mai
avuto il coraggio di dirvi
docenti skazzati ma che nessuno ha mai
avuto il coraggio di dirvi
autore: Maria Castronovo
euro 6
pp. 48
ISBN 978-88-902371-9-5
euro 6
pp. 48
ISBN 978-88-902371-9-5
Scepsi & Mattana Editori
Accattivante
RispondiEliminaTitolo intrigante che mi riporta ai bei tempi in cui leggevo:" Lo Zen e l' arte della manutenzione della motocicletta " di R. Pirsig.
RispondiEliminaMi è venuta voglia di leggerlo ... ma le mie forze stanno scemando....
v-zizì